Luglio 27, 2024

“La rivoluzione dell’insegnamento: oltre le nozioni, l’importanza delle relazioni”

In questi giorni si sta svolgendo un concorso straordinario, definito da molti come un “bis”, per reclutare nuovi insegnanti di ruolo. Ma è ora di cambiare radicalmente il modo in cui vengono selezionati i docenti. L’idea che solo chi possiede nozioni particolari possa insegnare dovrebbe essere superata. È necessario focalizzarsi su chi è veramente portato per questo ruolo e soprattutto su chi ne è profondamente convinto.

La pandemia, che ha cambiato le nostre vite in così tanti modi, ha reso chiaramente evidente che insegnare è soprattutto una questione di relazioni umane. Essere un buon insegnante non significa semplicemente essere il più preparati in un dato argomento o saper creare lezioni di alto livello davanti a una commissione. Un buon insegnante si riconosce dalle azioni quotidiane che svolge con i suoi studenti.

È nell’interazione con ogni singolo studente che emerge la vera essenza dell’insegnamento. Come comunica con Moammed, come si rivolge ad Amina, come aiuta Sara, che ha solo un libro a casa di ricette . Come sostiene Francesco, affetto da dislessia, nel suo percorso di apprendimento. Insegnare richiede un impegno totale, fatto di gesti, parole, attenzione, empatia, passione e dedizione.

Un insegnante è un vero e proprio artista che sa adattarsi alle esigenze e alle peculiarità di ogni singolo studente. È un costruttore di ponti, un motivatore, un guida, un architetto di conoscenze. È colui che sa trasmettere il proprio entusiasmo e curiosità, che sa spingere gli studenti a esplorare nuovi mondi anziché riempirli di nozioni astratte.

La pandemia ci ha insegnato molte lezioni dolorose, ma ha anche regalato la consapevolezza che non si può insegnare senza passione, senza empatia, senza una profonda convinzione nel proprio ruolo. Ecco perché è fondamentale selezionare i docenti in base alla loro vera predisposizione e alla loro capacità di ascolto e di coinvolgimento.

Il futuro dell’istruzione dipende da quanto saremo disposti a valorizzare queste qualità nei nostri insegnanti. Quando finalmente lo capiremo per davvero, potremo garantire un sistema educativo più inclusivo, empatico e capace di rispondere alle esigenze dei nostri giovani studenti.

L’insegnante è una figura chiave nella vita degli studenti e ha il compito non solo di insegnare materie accademiche, ma anche di stimolare la curiosità, la creatività e lo sviluppo delle abilità cognitive e relazionali dei ragazzi.

Un insegnante che crede fermamente nel proprio ruolo e nella capacità di ogni studente di apprendere è in grado di fare la differenza. È capace di individuare i punti di forza e di debolezza di ciascun ragazzo, di supportarli nel superare le sfide e di ispirarli a dare il meglio di sé stessi. L’empatia e la capacità di ascolto sono fondamentali per creare un clima di fiducia e di condivisione in classe, in cui gli studenti si sentano supportati e motivati a esprimere le proprie potenzialità.

Quindi, selezionare gli insegnanti in base a criteri più ampi e inclusivi, che tengano conto non solo della conoscenza accademica ma anche delle competenze relazionali e della passione per l’insegnamento, è essenziale per garantire un sistema educativo di qualità. Solo valorizzando queste caratteristiche e reclutando insegnanti autentici, motivati e empatici possiamo assicurare un ambiente scolastico stimolante e supportivo per tutti gli studenti.

Selezionare gli insegnanti non solo in base alle competenze accademiche, ma anche alle competenze relazionali è fondamentale per diversi motivi:

  1. Ispirare e motivare gli studenti: Gli insegnanti che possiedono abilità relazionali efficaci sono in grado di ispirare e motivare gli studenti in modo che si sentano coinvolti ed entusiasti nell’apprendimento. La capacità di stabilire un legame empatico con gli studenti li aiuta a sentirsi compresi, supportati e valorizzati.
  2. Favorire un ambiente inclusivo e di supporto: Le competenze relazionali consentono agli insegnanti di creare un ambiente di classe inclusivo, in cui ogni studente si sente accettato e rispettato. Questo favorisce un clima di apprendimento positivo e costruttivo, in cui gli studenti possono esprimersi liberamente e sentirsi al sicuro per fare errori e imparare dagli stessi.
  3. Personalizzare l’insegnamento: Gli insegnanti dotati di competenze relazionali sono in grado di individuare le esigenze individuali di ciascun studente e di adattare le modalità di insegnamento in base a esse. Questo permette di promuovere un apprendimento personalizzato e di supportare il pieno sviluppo delle potenzialità di ogni studente.
  4. Aiutare gli studenti a sviluppare competenze sociali ed emotive: Le abilità relazionali degli insegnanti contribuiscono allo sviluppo delle competenze sociali ed emotive degli studenti, come l’empatia, la collaborazione, la gestione delle emozioni e la comunicazione efficace. Queste competenze sono essenziali per il successo non solo accademico, ma anche personale e professionale dei ragazzi.

In definitiva, selezionare gli insegnanti in base alle competenze relazionali oltre che a quelle accademiche è cruciale per garantire un’educazione di qualità che tenga conto del benessere emotivo e relazionale degli studenti, promuovendo un apprendimento significativo e inclusivo che li prepari al mondo reale.

Per il Sud.net Clemente E. Aiello

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