Carlo Acutis, il giovane di origini italiane proclamato beato nel 2020, è ora sulla soglia della santità. Papa Francesco ha recentemente riconosciuto un miracolo attribuito all’intercessione del beato, segnando l’ultimo passo necessario prima della canonizzazione.
Nato a Londra il 3 maggio 1991 e cresciuto a Milano, Acutis ha mostrato fin da piccolo una profonda fede e una sorprendente capacità tecnologica. Appassionato di informatica, ha utilizzato il web per diffondere il messaggio cristiano, creando un sito dedicato ai miracoli eucaristici nel mondo. La sua dedizione alla Chiesa e la sua abilità nel coniugare fede e tecnologia lo hanno reso un modello per i giovani cattolici.
Carlo Acutis è morto il 12 ottobre 2006 a soli 15 anni, a causa di una leucemia fulminante. La sua beatificazione, avvenuta ad Assisi il 10 ottobre 2020, ha attirato l’attenzione mondiale, non solo per la sua giovane età, ma anche per il suo uso pionieristico della tecnologia al servizio della fede.
Il miracolo recentemente riconosciuto da Papa Francesco riguarda la guarigione inspiegabile di un bambino brasiliano affetto da una rara malformazione congenita del pancreas. Dopo che i genitori del bambino pregarono per l’intercessione di Acutis, il bambino guarì completamente, lasciando i medici senza spiegazioni scientifiche.
Questo evento ha consolidato ulteriormente l’immagine di Acutis come un giovane capace di compiere grandi opere attraverso la sua fede. La sua canonizzazione rappresenta un segnale forte per la Chiesa, sottolineando l’importanza di integrare i valori tradizionali con le nuove tecnologie, e offrendo ai giovani un esempio contemporaneo di santità.
Con la proclamazione a santo, Carlo Acutis diventerà il patrono di Internet e dei giovani informatici, un titolo che riflette perfettamente il suo percorso di vita. La sua storia dimostra come la fede possa trovare nuove espressioni nell’era digitale, ispirando nuove generazioni a seguire il suo esempio di devozione e innovazione.