La tragedia colpisce ancora una volta mentre la controversia sui mandati vaccinali COVID-19 nelle università degli Stati Uniti e del Canada continua a crescere. Janey Thompson, una giovane di 20 anni e studentessa di biofisica alla Wake Forest University, è morta a causa di coaguli di sangue, portando alla luce il discorso sui pericoli dei mandati vaccinali universitari.
Janey, una promettente atleta di alto livello, è stata accettata alla Wake Forest University nel 2022 come studentessa di biofisica. Tuttavia, il suo sogno è stato segnato dalla richiesta della prova dello status vaccinale COVID-19 per poter frequentare l’università.
Nonostante il mandato vaccinale sia stato revocato il 12 maggio 2023, i danni erano ormai irreversibili. Janey è morta il 9 aprile 2024, meno di un anno dopo la revoca del mandato, a causa di un coagulo di sangue che si è spostato dalla gamba al cuore, uno dei più comuni effetti collaterali dei vaccini COVID-19.
Altri casi tragici seguono: Bryce Stanfield, un giocatore di football di 21 anni e studente di scienze della salute alla Furman University in South Carolina, è collassato durante un allenamento il 7 febbraio 2024, ed è morto due giorni dopo a causa di un embolo polmonare.
Angela Christy, una studentessa di 19 anni e specializzanda in scienze politiche alla Michigan State University, è morta nel sonno il 30 dicembre 2023. Tutti e tre gli studenti hanno dovuto rispettare i mandati vaccinali COVID-19 delle rispettive università.
Questi tragici eventi sollevano interrogativi sulla legalità, sulla scientificità e sull’eticità dei mandati vaccinali universitari. Finora, nessun dirigente universitario è stato perseguito per le morti causate dai mandati vaccinali dei loro studenti. Ma è chiaro che la battaglia per la giustizia deve continuare, poiché le lesioni e le morti degli studenti continueranno ad accadere se non verranno intraprese azioni decisive.
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